lunedì 21 luglio 2008

ROMITO: "L'aborto è un crimine, come la pena di morte"

Intervento di Carlo Romito al consiglio comunale del 15/07 sull' ordine del giorno relativo alla pena di morte:
" Parliamo di un tema che proprio per le sue implicazioni morali, etiche, civili, spirituali va oltre gli schieramenti politici, va oltre le appartenenze di partito, va oltre l' impegno amministrativo, va oltre i gruppi consigliari. Indi per cui in questa occasione intervengo ed è giusto farlo a livello personale, come uomo, come individuo anche se di parte, anche e forse con maggiore forza proprio perchè uomo di partito.
Io sono da sempre contrario alla pena di morte. E tale convinzione si rafforza col passare del tempo e con il venire di una presunta maturità, strada indispensabile nel cammino verso la saggezza. Dico che nessuno deve decidere della vita altrui, chiunque sia il destinatario di tale " divina " attenzione.
Non voglio con ciò passare per un inguaribile buonista a difesa di Caino e contro, preconcettualmente, al povero Abele. Chi si macchia di gravi crimini deve essere giudicato, deve espiare una pena e deve essere reso innocuo verso la società e verso le genti. Ma la pena di morte NO. Perchè, mi chiedo, quali sono quei crimini che possono indurre ad interromepere la vita di un essere? Chi decide, e con quale investitura, quali sono tali crimini? Chi valuta, e con quale investitura morale e civile, se è giusto o meno a fronte di un comportamento criminoso interrompere la vita di un altro?
Per me i crimini più gravi sono l' assassinio, la violenza sui bambini, il ridurre in schiavitù le donne, la violenza carnale. E per questi reati bisogna essere fermi, decisi, intransigenti. Non chiedo, però, che tali criminali vengano trasferiti a Yuma nella nota cava di Willeriana memoria e costretti a spaccare pietre col piccone sotto il sole cocente per l' intera vita. E neanche che vengano internati a Guantanamo o in luoghi tipo gulag sovietici o nei terribili campi di prigionia allestiti a suo tempo a Cuba da Che Ghevara o nei campi di prigionia nazisti o inglesi. Ma chiedo che vengano chiusi in una vera prigione, di tipo europeo, con le leggi, le restrizioni, i sistemi punitivi e le garanzie occidentali e che una volta processati e condannati vengano chiusi in cella e buttata via la chiave. Così i criminali, per il resto dei loro giorni, potranno meditare sulle proprie orrende azioni.
Ma la pena di morte NO. E no, anche, alla tortura che ancora adesso in molti luoghi del mondo risulta essere pratica normale.
Per me i cimini più gravi, mi ripeto, sono l' assassinio, la violenza sui bambini, il ridurre in schiavitù le donne, la violenza carnale. Ma non per questo chiedo alla giustizia di condannare a morte gli autori di tali reati. Per altri, per chi li ha subiti, per chi ne soffre ancora adesso, per chi ne è rimasto irrimediabilimente offeso ci sono crimini tranto gravi e per la loro soggettiva visualE ancora più gravi rispetto a quelli che ho prefigurato io.
Ma la pena di morte NO.
A nessun uomo deve essere data la possibilità di decidere o meno sull' esistenza di altri esseri umani. E quando si parla di pena capitale, quando si parla di eliminazione di altri esseri, mi vengono in mente i milioni di bambini soppressi prima ancora che vedano la luce del sole. Penso a quegli innocenti che senza colpe e con cuore immacolato vengono uccisi prima ancora di vedere il mondo, quel mondo che dovrebbe accoglierli amorevolmente e con senso di protezione.
Penso a quelle creature con occhietti vivi e manine fredde che si sono fatti solo pochi giorni a questo mondo, a quelle creature che trovavano dolce il ventre caldo della mamma, a quelle creature che, senza saperlo, sono diventati tanto importanti, così importanti che per ucciderli si sono dovuti mettere d' accordo in tanti: molti partiti e le loro leggi, i movimenti contro la vita, un ospedale, il medico ed i suoi assistenti e quella donna che..... beh almeno non dovranno chiamarla mamma.
Se la pena di morte è una barbaria, lo è ancora di più se inflitta ad esseri indifesi ed incolpevoli. E lo dico soprattutto a coloro che la combattono con convinzione:
Signor Presidente, e concludo, io voterò a favore della delibera da Voi proposta e lo farò tutte le volte che sii tratterà di condannare la ferocia inumana della pena capitale, sia quella contro i criminali che quella contro i bimbi uccisi quando sono ancora nel grembo materno.

mercoledì 9 luglio 2008

ACCORPAMENTI ASL - incontro

TUTTA la cittadinnza è cordialmente invitatata partecipare.