mercoledì 30 aprile 2008

GIANFRANCO FINI PRESIDENTE DELLA CAMERA

GIANFRANCO FINI PRESIDENTE DELLA CAMERA

L'ITALIA S'E' DESTRA

martedì 29 aprile 2008

L'OPPOSIZIONE. Il giornalino locale DA SPAZIO ALL'OPPOSIZIONE

Avevate dei dubbi sull'arroganza della sinistra?

L'Italia poi Roma hanno spedito agli archivi la sinistra rissosa ed ustionata. La vittoria di Gianni Alemanno, del NOSTRO Gianni Alemanno, è quella dei nostri valori: dignità e correttezza tanto per cominciare. Bene. A Ivrea tutto questo viene ignorato. Il giornalino locale - siamo martedì-, quello che tutti chiamano, credo, "La Menestrella" scaldata, ha ancora in prima pagina web i commenti sul ballottaggio. Notate bene che fa uno strappo alla regola, da spazio all'opposizione! Vediamo come...

dal sito della Sentinella del Canavese, martedì 29 Aprile 2008 (facciamo copia-schermo ad ogni buon fine!).

Cosi inizia la sua "carriera" di oppositore "in house".

"... Il contenuto del manifesto affisso la dice lunga sulle persone che oggi vorrebbero governare la città, incapaci addirittura di leggere un bilancio,..."
Loro i bilanci li scolpiscono!

Continua: "... anche se accanto mettono il numero del capitolo di spesa. Si tratta di una vera e propria cantonata". Magari vuole che ci sediamo insieme per vedere nel dettaglio quelli degli ultimi 10 anni, ma più che esperti in contabilità, serve un manipolo di critici d'arte. Arriva il bello: "E poi - aggiunge Rao - sono improponibili le promesse che vengono fatte, sempre tramite un manifesto, quali la diminuzione della tassa raccolta rifiuti o il ticket dei parcheggi.". Si signori, non si può fare! (we can't make it. Invocazione necessaria intenditori). E' parte del titolo primo della Costituzione? E' vangelo? E' bolla papale papale? E' diktat del Comitato Centrale? Ma qualcuno glie lo dice al sommo economista che l'uso sistematico di dogmi produce l'effetto della buccia di banana. Cecità e scivoloni!

In fine, la chicca: "Coda e i suoi si stanno arrampicando sui vetri per strappare gli ultimi voti. Tutto questo assomiglia al grido di un animale irrimediabilmente morente." Animale...? Morente? .... Autoritratto.

Ve lo diciamo proprio ancora una volta: vi sono persone per le quali ammettere la realtà è peggio che farsi tagliare un braccio. L'evidenza ITALIANA, ROMANA, TUTTA, TUTTA è sotto gli occhi del mondo intero. E loro? .... morente!!!! La dice lunga sul perché il nostro paese ha detto BASTA. Punto e Basta! Archiviati. Arvedze, bon vent, ciao ciao, auf wiedersehen, insomma: Nasdrovie, compagno! Nèh.

Mi chiedono se ci sono altre buone notizie. Si! Siamo lieti che con questa "nuova era" eporediesse, l'opposizione abbia finalmente voce in capitolo, cominciando con l'onore della stampa.

I tempi cambiano, vero? Che tristezza, che gioia!

ROMA - VITTORIA STORICA DI GIOVANNI ALEMANNO - IVREA ? MARCIA DEL GRANCHIO

Comune di Roma: Servizi Elettorali e Informativi | Elezioni Amministrative 2008

Francesco RUTELLI 676.472 46,34 761.126 45,77
Giovanni ALEMANNO 783.225 53,66 677.350 40,74

NON AVEVAMO DUBBI. I ROMANI HANNO CAPITO CHE ERA FINALMENTE ORA DI VOLTARE PAGINA ED AFFIDARE LA LORO CITTÀ, UN SIMBOLO PER IL MONDO INTERO, A UNA PERSONA CAPACE, CAPARBIA, DISTANTE DALLA CASTA. UN UOMO DELLA DESTRA SOCIALE, PRATICO ED AVVEZZO A SOLUZIONI SEMPLICI ED EFFICACI.

GIANNI ALEMANNO HA RIBALTATO IL RISULTATO DEL PRIMO TURNO, ANZI! LO HA INCREMENTATO DI BEN 13 PUNTI!!! E CON QUESTO ARRIVA L'ARCHIVIAZIONE DEFINITA DELLA SINISTRA RADICALE IN ITALIA, CON LA QUALE IL "NUOVO" RUTELLI ANDAVA A BRACCETTO ED AMATRICIANA.

A IVREA ? AVANZA IL VECCHIO, PASSA LA MARCIA DEL GRANCHIO.

SI CONTINUA L'USO DI UN PREGIO ED ORGOGLIO PIEMONTESE PURTROPPO NELLA SUA CATTIVA ED ERRATA INTERPRETAZIONE : BUGIA NE'N. ALTRO CHE VALOROSI SOLDATI PIEMONTESI CHE NON BATTONO CIGLIO DAVANTI AL NEMICO! QUA NON CI SONO NEMICI, SOLO COLLANTE CHE TIENE UNITI CASTA ET CLIENTES EPOREDIESI. AVANTI POPOLO! ALLA RISCOSSIONE.


giovedì 24 aprile 2008

DOMANI - Capitone in carpione

Terrorismo elettorale.

"Se voti per quelli non serve a nulla perché non potranno mai governare", o qualcosa del genere!
Peccato che la preparazione politica sia scarsa. Qualsiasi ominide dotato di tastiera e conoscenza dell'alfabeto è in grado di reperire giurisprudenza in materia che invalida tale asserzione.

Quindi propagare informazioni false e comunque non suffragate da doverosa verifica rasenta o sbadataggine e ignoranza o peggio : raccontare il falso.

Domani, Capitone in carpione. Arrivano i nostri !

mercoledì 23 aprile 2008

DOVE PORTANO LE IDEE

Fabrizio Bertot.it 2007 - Il Blog di Fabrizio Bertot, Sindaco di Rivarolo Canavese e Consigliere in Provincia di Torino: "PROGRAMMA AMMINISTRATIVO 2008 - 2013".

Sei Rivarolese, dai il tuo parere.

Sei Eporediese, medita.
Ti rimane ancora una piccola chance, non lasciatela sfuggire. Dopo...
per alcuni progresso, lavoro e prosperità, per altri : occasioni perse e partecipate.

Vota PIO CODA, Vota IVREA !
Non esistono voti di scuderia per chi sa il fatto suo,
ancora meno "indicazioni di voto" (per chi mette il suo destino in mano ad altri).

NESSUNA PROMESSA
MA BUONA AMMINISTRAZIONE E NUOVI PROGETTI GARANTITI

VOTA IVREA ! VOTA PIO CODA!


UNTERSCHIED

Notizie dalla Gazzetta

Ivrea – Secondo turno
Della Pepa e Coda a confronto
Turno di ballottaggio, domenica e lunedì, ad Ivrea tra il candidato del centro sinistra, Carlo Della Pepa, e quello del centro destra Pio Coda. Netti il divario di voti a favore di Della Pepa.

A Rivarolo Fabrizio Bertot è già al lavoro, a pochi giorni dalla riconferma alla carica di Sindaco: due conferenze stampa, per lanciare la nuova edizione della Fiera del Canavese, sono state le prime attività del giovane primo cittadino, che ora si appresta a inaugurare, domani sera, la kermesse cittadina. Il prossimo impegno sarà poi il Consiglio Comunale di martedì alle ore 18.

martedì 22 aprile 2008

Nessun apparentamento per i due candidati a sindaco | la Sentinella del Canavese

inzio della sinfonia...

Carlo della Pepa invita tutti i suoi elettori a ritornare a votare, domenica 27
e lunedì 28 aprile, per ridare alla città un governo di centro-sinistra,
continuare e concludere il buon lavoro svolto dall'amministrazione Grijuela.
«Non ci serve né ci conviene apparentarci, perché i partiti che mi sostengono
hanno superato il 50 per cento dei voti dimostrando chiaramente la volontà della
maggioranza degli eporediesi e portando in consiglio undici rappresentanti.
L'apparentamento, poi, ci porterebbe a cedere un consigliere alla minoranza,
cosa che non intendiamo fare
».

tutti in coro...


«Questa nostra posizione - prosegue
Della Pepa - non esclude che in futuro potremo collaborare anche con quelle
forze che non sono riuscite ad ottenere un consigliere e mi riferisco alla
Lista
dei Cittadini e ai Pensionati
. E' indubbio che saremo portavoce delle istanze
della sinistra, ritenendo fondamentale, ad esempio,
perseguire la giustizia
sociale, la partecipazione della gente e soprattutto rinnovare e far rifiorire
la nostra città
. Per me il dialogo è aperto». Giovanni Conti (Destra-Fiamma
Tricolore) dà libertà di scelta agli elettori che hanno votato la sua lista.
«Non siamo stati contattati da Coda» si limita a dire. Poi precisa:
«Non è
comunque nostra intenzione fare da stampella al centro-destra
. La Destra invece
aprirà prossimamente a Ivrea una propria sede e continuerà ad operare sul
territorio, aiutata da persone nuove che entreranno nel partito e combatteranno
qualsiasi estremismo, sempre deleterio e dannoso per la società
civile». ...

i solisti

...
In "bilico" la Lega Nord con Alessandro Vigna (posizione
che la dice lunga sul panorama della destra locale)
.
La lega non ha ancora
deciso se dare "libertà di scelta" ai propri elettori o se invitarli a votare

Coda. «Sentiremo la nostra base, organizzeremo degli incontri per decidere»
puntualizza Vigna.La situazione si presenta invece davvero difficile per la
Sinistra L'Arcobaleno del candidato Salvatore Rao: a Ivrea la sconfitta non è
stata così netta come a livello nazionale ma il partito si ritrova con un solo
consigliere e non entrerà certo in giunta, dove è stata negli ultimi dieci anni,
proprio con Rao. Egli commenta brevemente: «
A noi importa che la città non cada
in mano al centro-destra ma rimanga alle forze progressiste. Tutto il resto è da
costruire
». Per Rao, ora consigliere di minoranza, si apre un anno di campagna
elettorale, per le provinciali del 2009. Stare all'opposizione potrebbe
risultare produttivo.


Della Pepa: "... rinnovare e far rifiorire la nostra città... ".
Ci dica un po' Signor Carlo, ma chi l'ha amministrata questa città fin'ora!!!

Dov'era lei, Signor Carlo, negli ultimi 35 anni? In orbita ?
O magari ospitee dei Plutoniani Democratici o ancora dei Saturniani Distratti o di qualche altro alieno sbarcato dalla navicella "Uit Canne" DIESSEl.
Dove vive ora Signor Carlo! In Mongolia superiore o Mapuche inferiore!!!
Ancora farneticazioni, per arrivare alla perla finale, il gioiello, il diamante, o semplicemente il lapsus rivelatore.... Rao "... A noi importa che la città non cada in mano al centro-destra ma rimanga alle forze progressiste. Tutto il resto è da costruire...". Il che la dirce lungo su quali siano gli interessi "da difendere" ! Ci levi il sospetto.
Complimenti, dopo tutto vi si chiede di essere sinceri.
Leggete, leggete!
Questo pezzo del peggior giornalismo. Quando la stampa è al servizio di un gruppo d’interessi, qualsiasi insinuazione fa brodo. Vi è certamente una cosa che non vi sorprenderà: per quelle persone abituate a fare politica con pochi che decidono, vitelli al pascolo, pardon alla riscossa, il concetto di impartire ordini all’elettorato è naturale! Ed è proprio lì la differenza tra loro e noi, tra chi vota perché pensa, valuta, analizza e "questiona" e chi riceve ordini. L'Italia dopo 60 anni ha voltato pagina. Chi si era fatto "fregare" ha deciso di porci rimedio, figli o nipoti che siano. Vi è ancora gente che "combatte" ogni cambiamento fino all'inverosimile, incapace di capire quando ci si deve fermare, ammettere i propri errori e lasciare la gente decidere. Eporediesi, chiedetevi il perché. Politica o interessi? In queste righe del giornalino locale, vi sono, e mica tanto sottile, le motivazioni di un tale “spirito di corpo”, ma di cuore e cervello neanche l’ombra. Vi è gente pronta a dire qualsiasi cosa pur di vedere i propri interessi maturare… I veri eporediesi, quelli che hanno a cuore la “rinascita” della loro città in un’Italia che si è desta, capiscono senza più alcun dubbio “chi la racconta giusta” e chi è strumento e grancassa di quelli che hanno portato Ivrea alla situazione attuale, industriali ed amministratori pubblici. Leggete, leggete, non può essere roba da XXI° secolo! Pure il gergo è antiquato.
L’Italia s’è desta!
E Ivrea… rassegnata?
Qualcuno in giro propone di istituire sulla falsa riga del famoso "Comune Denuclearizzato", il "label DOC"

-> COMUNE DECOMUNIZZATO <-
Perché Ivrea rifiuta l'ecologia?
Dobbiamo per forza fare le riserve?

domenica 20 aprile 2008

ilGiornale.it del 20-04-2008 - Articolo - Roma, rivolta nell’Udc: "Votiamo Alemanno"

Roma, rivolta nell’Udc: 'Votiamo Alemanno'"


Vorremmo (e vorremo) vedere questo senso della realtà e vorrei dire della dignità, della lealtà, del buon senso e dell'interesse generale ad Ivrea.

Da parte dell'UDC? No! Loro a Ivrea non hanno mai avuto dubbi e tentennamenti. Sono galantuomini.

Magari la domanda è da porsi alla LN e al suo "leader" con sede a Cuorgné, a Cirié, al bar o da qualche altra parte:


Con la peggior "performance" (un pelo sopra un misero 4%) dell'intera LN in tutto il Nord (la Lega ha triplicato, quadruplicato i consensi (il 20, il 30, il 35%!!! Con una media del quasi 10 nazionale, isole comprese!),

E' più importante una poltrona o
la coesione con gli alleati di governo, in città?

Confermare la sinistra a Ivrea per un altro 5 anni -intollerabili per chi ama la propria città- vale una poltrona ?


Questo modo di fare politica ricorda un noto ministro della giustizia, ma almeno quello rese un servizio indimenticabile alla nazione (mi vien da proporre un "M" Day, ma poi c'è rischio di confusione...)! Mentre a Ivrea ... salteranno solo i congiuntivi!

Sarebbe ora che qualcuno chiami Umberto Bossi e gli dica che "razza" di padano lasciano scorrazzare in Eporedia!

Svegliamoci, please!

Sarebbe ora che qualcuno chiami Umberto Bossi e gli dica che "razza" di padano lasciano scorrazzare in Eporedia!

Diversamente, qualcuno rischia di rimpiangere Don Tacùn e Raometto. Almeno loro, il primo..., parlavano italiano ed avevano lavorato (ci sono tracce archeologiche!), seppur in forma non comprometente, diciamo moderata.


IVREA VOTARE - SERVIZIO TRASPORTO ANZIANI

SERVIZIO DI TRASPORTO GRATUITO AI SEGGI
Il comune ha organizzato un servizio di trasporto gratuito al seggio degli elettori anziani soli o disabili con difficoltà deambulatorie.
Per prenotare è sufficiente telefonare con almeno 24 ore di anticipo al consorzio C.A.S.T.A. di Banchette (To) al seguente numero :
348 - 2204194
centrale operativa attiva 24h su 24h
Gli orari del servizio sono:
Domenica 27 aprile: dalle ore 10,30 alle 17,00
Lunedì 28 aprile: dalle ore 9,30 alle 15,00

sabato 19 aprile 2008

LA CATASTROFE - SinistraEuropea.it

Si parla di stalinismo, di purghe e di "mea culpa". Mix detonante solitamente. Una sciagura ecologica: si "rischia" l''estinzione delle primule rosse. Falciate! Martellate! Una tragedia, una CATASTROFE.
Non diamo loro il piacere di tentare una rivincita verso l'autunno. Difendiamo il nostro dna. A noi le riserve non piacciono sia quelle verbali che quelle recintate.

SinistraEuropea.it: "Intervista a Nichi Vendola sulla sinistra e sul Prc dopo la catastrofe"

«Il peggio sarebbe ricominciare dalla politica come resa dei conti.
L’assunzione di responsabilità dev’essere collettiva. Discutere sulle colpe di
Ferrero? Ingeneroso. Farlo su quelle di Giordano? Grottesco. Risparmiamoci
questo residuo di stalinismo. Sconfitti perché inefficaci, il governo solo
l’ultimo banco di prova. Ritirarsi ora in una casa più piccola serve solo se si
è frammento di ceto politico. Ci si salva solo sfidandoci fare una sinistra di
popolo, grande e nuova»
18/04/2008 - Nichi Vendola, pare proprio che tocchi
ricominciare a parlare di frantumazione politica per cominciare a parlare della
sconfitta della sinistra. Nel senso che dopo la frana di consensi e l'uscita
storica dal Parlamento imposta dagli elettori, i primi atti soggettivi dei
partiti che avevano accettato - almeno elettoralmente - il nome unitario
dell'Arcobaleno sono ora gesti di divisione. Tra di loro e al loro interno. A
noi tocca, credo, parlare di Rifondazione comunista... Il peggio che può
accadere è che si ricominci dalla politica in forma di resa dei conti, di
ricerca del capro espiatorio. Sarebbe una dinamica di continuità con la
catastrofe. Perché un gruppo dirigente serio nella sua collegialità deve
mettersi in discussione e deve dirigere una rapida transizione verso una fase di
rilancio e riorganizzione del progetto politico. Per una questione, direi, di
igiene: e di moralità comunista. Se invece si cerca l'abbrivio di una
discussione urlata, di una rapida giustizia sommaria, credo che il danno sarà
irreparabile.
Vediamo se ho capito: il confronto sulle responsabilità del
disastro non può dislocarsi all'interno dei gruppi dirigenti, ma deve partire da
una messa in questione collettiva e generale. Se è questo che proponi, come si
deve tradurre concretamente? Che forme deve assumere l'ovvia restituzione di
parola alla "base"? Naturalmente, il partito è una cosa più larga di quanto non
siano le istanze organizzate dei gruppi e dei sottogruppi: quindi penso che
chiunque voglia difendere il patrimonio che con tanti sacrifici tutti insieme
abbiamo accumulato, deve mettere al primo posto un'idea forte di solidarietà
all'interno di questa comunità politica che è Rifondazione comunista. Per
potere, ancora tutti insieme, guardare con spietatezza le ragioni non
congiunturali di una sconfitta tanto radicale. La sconfitta può essere anche
vissuta come la ritirata in una casa più piccola, forse anche più comoda per chi
ha soltanto il problema di ritagliare uno spazio di sopravvivenza ad un
frammento di ceto politico. Ma o il nostro progetto resta quello di una grande
innovazione politico culturale, che ambisca a ricostruire il profilo di una
sinistra di popolo, oppure la nostra gente abbandonerà il campo e si ritirerà a
vita privata.

Fermiamoci allora sulla "catastrofe": sarà un problema
mio, ma non capisco come la discussione possa aprirsi senza il punto di partenza
di un'analisi del voto. Voglio dire senza confrontarsi su dove sono andati a
finire i voti persi, per riscostruirne le ragioni e ascoltarne i messaggi. Ci
proviamo? Intanto il punto d'inizio: la nostra perdita ha dimensioni
catastrofiche, perché si tratta di oltre due milioni e mezzo di voti. Che sono
usciti in forma più consistente verso il partito democratico, ma non solo: verso
il suo alleato, l'Italia dei Valori; e, mi pare evidente, anche verso la destra
e al Nord verso la Lega; così come verso l'astensione...

.... CONTINUA


Leggete, ne vale la pena. Non ci sono altre purghe!
Si tratta di emoragia... sempre rossa.

mercoledì 16 aprile 2008

RISERVA PELLEROSSA - AMMINISTRATIVE IVREA - SINDACO E CONSIGLIERI


Carlo DELLA PEPA 7718
Pio CODA 5048
Salvatore RAO 955
Alessandro GIGLIO VIGNA 847
Alberto TOGNOLI 778
Giovanni Giulio CONTI 286

Non c'è di che gioire! Diciamo che l'unica piccola soddisfazione finora è stata quella di sentire nell'aula del consiglio un altra volta la supponenza e l''arroganza del candidato Della Pepa (stiamo lavorando sul nick, Red Hot Chili Pepper?) e dei suoi simili (quelli della batosta alle politiche!); chiedeva la "riconta". Pensate che affronto! Non essere eletti al primo turno.
Non faremo qui l'analisi dettagliata del voto. Tuttavia preghiamo i lettori di considerare alcuni dati:
  • l'affluenza alle urne nel 2003 fu del 66,8%. Questa volta del 79%!!! 12% in più.
  • Grijuela fu eletto al primo turno con il 60,5%
  • I comunisti & like DOC con il 3% sono scomparsi dal Parlamento,
    ad Ivrea il 6,1! il doppio!

L'Italia ha azzerato il comunismo, Ivrea protegge le specie in via di estinzione. Un oasi. Felice? Mah!

Chivasso, Rivarolo, Castellamonte si trasformano, crescono, prosperano, creano lavoro! Le amministrazzioni di "Destra" governano, quelle di "Sinistra" lottizzano. La Destra lavora, la Sinistra si fa mantenere.

Ivrea sprofonda. Che tristezza.

Capitale morale del Canavese ... quale morale? L'Italia si rialza! Ivrea sulle rotule (sigh...).

A questo punto vien da dire: "Eporediesi, è questo che volete? Siete passati da 30.000 a 24.000 in dieci anni, continuate! Siete la capitale dell''interinale, del precariato. De Benedetti, dite, vi ha rovinato la mamma, leggete Repubblica e l'inserto sonnolente, cosi vi rovinerete il fegato!

Preferite le partecipate, i centri sociali e i marciapiedi a 100.000€ più mancie, internet caffé in Palestina e cene multietniche che non interessano nessuno, sopratutto i neocomunitari, hanno già capito qual'è la musica! Anzi, lo sballo. Vogliono dignità nel lavoro e rispetto, non schiamazzi.

Ivrea Partecipata? No! Ve lo abbiamo già detto, si legge "Ivrea parte scippata"! Assicuratevi almeno che non manchi l'acqua alla Fontana di Camillo... dopo!

La gente vuole lavoro, vero! Non l'elemosina e lavoretti a pioggia. Basta con i tacùn. Vogliamo fondazioni solide. Non le pezze! E se avete il filo diretto con i sindacati, dite loro di dare uno sguardo in giro, non solo dove "fa scena" come in Vodafone, non solo per chiedere il voto quando viene l'ora di eleggere i rappresentanti o qualche sciopero a loro strumentale. Aziende dove la "30" del povero Biagi - che tentò di sistemare lo sciagurato cococo "nero" dei Prodi e consorte- è raggirata come in nessuna altra parte in Italia. Scuole senza palestre, ma con i ferri vecchi. Infrastrutture scenografiche per un futuro isolato, e la ruggine come biglietto da visita. Turismo allo zero assoluto! Ma consulenze e spesuccie a mille!Di questo passo, manca poco e il sindaco lo eleggerete a turno secco, per carenza di popolazione!

Ivrea cambia cartello:

Da "Città dell'Informatica"a ...

-> Riserva dei Pellerossa <-

Eporediesi! Svegliatevi! Cambiare può salvarvi la città!

Ci vuole fegato, però! Buonsenso e ... amore per la propria città!

Siete rassegnati? Noi, MAI!

IL CANAVESE CHE AVANZA - POI ... LA MARCIA DEL GRANCHIO

RISULTATI RIVAROLO
PERCENTUALE VOTANTI 79,8%
SINDACO FABRIZIO BERTOT
LISTA RIPAROLIUM
5232
66,077%
Il trionfo del buonsenso,
In poco più di 2 anni hanno proiettato la città in primo piano
Idee, azioni, sempre avanti!
RISULTATI IVREA
"BALLOTTAGGIO"
PERCENTUALE VOTANTI 79,985%


martedì 15 aprile 2008

RIVAROLO - COMPLIMENTI ALLA SQUADRA BERTOT

Bravi, bravissimi.
Fossero tutti i comuni d'Italia come Rivarolo, avremmo risolto altri problemi
oltre a quello dei vessilli vetusti e macchiati, oggi archiviati alle politiche.
La vostra vittoria è quella del buon senso,
della capacità canavesana di continuare sulla strada giusta.
La strada della modernità,
del rinnovo delle energie,
dei giovani e
della competenza.
Bravi tutti, mille anni di successi!

Amministrative Ivrea - RISULTATI


PD VELTRONI PRESIDENTE
6078
38,98

IL POPOLO DELLA LIBERTA' BERLUSCONI PRESIDENTE
4749
30,45

LEGA NORD
1055
6,77
ITALIA DEI VALORI
988
6,34

UNIONE DI CENTRO
742
4,76

LA SINISTRA ARCOBALENO
690
4,42

LA DESTRA
587
3,76

PARTITO SOCIALISTA
245
1,57

PARTITO LIBERALE ITALIANO
97
0,62

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
96
0,62

PER IL BENE COMUNE
90
0,58

SINISTRA CRITICA
73
0,47

MORATORIA ABORTO G. FERRARA
47
0,3

UNIONE DEMOCRATICA CONSUMATORI
45
0,29

P.P.A.
12
0,08

PD VELTRONI PRESIDENTE
5854
39,9

IL POPOLO DELLA LIBERTA' BERLUSCONI PRESIDENTE
4574
31,18

LEGA NORD
990
6,75

ITALIA DEI VALORI
922
6,28

UNIONE DI CENTRO
698
4,76

LA SINISTRA ARCOBALENO
646
4,4

LA DESTRA
479
3,26

PARTITO SOCIALISTA
200
1,36

PER IL BENE COMUNE
72
0,49

SINISTRA CRITICA
67
0,46

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
67
0,46

PARTITO LIBERALE ITALIANO
46
0,31

UNIONE DEMOCRATICA CONSUMATORI
39
0,27

P.P.A.
17
0,12

L'Italia s'è Destra

Una serata eporediese, magari non dovremo più utilizzare il termine eporeDiesse!

Per primo: abbiamo appuntamento per una serata con i candidati a Palazzo Civico. Un confronto organizzato dalla stampa locale. Peccato, manca la Sentinella... ed il suo glorioso direttore. Si vede che hanno da fare con il cambiamento di rotative!


Tutti hanno seguito strada facendo l'andamento dello scrutinio. C'è tanta voglia di brindare. Abbiamo vinto? Si, però la vera notizia, il dolce languore, quella carezza vellutata, quel brivido che ci percorre la spina dorsale, insomma "l'ecstasy" (naturale) che rende l'occhio lucido e la voce rauca è una, una sola! Gli Italiani hanno messo la parola FINE a quell' aberrazione solitaria nelle democrazie occidentali: il Comunismo esce dal Parlamento! Almeno nella forma. Nella sostanza? Ci sono i nipoti e cugini.


Sotto sotto Titola l'Unità: Sinistra Arcobaleno fuori dal Parlamento


Questo è il vero risultato di queste elezioni. Non vi è stato bisogno di un decreto come in altri paesi europei. Sono gli ITALIANI ad avere detto BASTA! Un secco : OUT!


Qualche buonanima magari sotto le vesti cavalleresche del vincitore ha reso l'onore delle armi agli sconfitti. Noi? No! Siamo contenti, soddisfatti e goduti! Basta. Beceri? No. Sinceri e Piaciuti!


Il candidato locale alla carica di sindaco, il nostro affezionato Raometto, ha dichiarato quello che il "capo" ha detto in TV qualche ora prima: "Ragazzi! Una batosta!" Dobbiamo riflettere. Ecco, questo sì che è un buon inizio: riflettere. E noi diciamo... a lungo. Tutto il tempo necessario. Il tempo è oro, diventate miliardari!


Il significato di tutto ciò è chiarissimo. Il "proletariato" nel gergo loro ha finalmente capito dopo 60 anni che chi si poneva come il loro "difensore" non era e raramente lo era stato in grado di difendere i loro interessi. Il benessere di un popolo non lo si costruisce con ideologie prevaricatrici. Il popolo ha capito che gli slogan non mettono la minestra in tavola, ne pagano le tasse prodiane, ne preparano i figli ad una degna vita. L'ideologia è precaria, come i contratti di lavoro dei loro figli, escogitati dai soliti, manipolati dai grandi elettori della sinistra!


Voltiamo pagina.


Abbiamo poi avuto i commenti dei candidati del PDL, del PD, di una lista Civica e pure l'intervento di un comico, oramai noto per la profondità del pensiero, le gaffe a raffiche, la grammatica Dipietriana e il look "caduto dal letto" calzato "Centro Sociale". Se l'è pure presa con i giornalisti dicendo che a lui piace "prenderli in giro". Sepuku incombente! Dategli un taglierino. Fine delle sofferenze.


Dopo l'intermezzo, ci siamo ripresi. Diciamo che la metà del pubblico, di fronte a talee performance, era uscita per un caffè, una sigaretta, due chiacchiere e qualche strascico di risata.


Un noto commerciante ha poi pianto che la grande distribuzione lo asfissiava. Diciamo che l'ossigeno non gli era mancato da parecchi lustri, avendo il monopolio delle forniture a scuole, comuni ed enti vari. Veniva in mente una domanda: caro signore, ma lei per chi ha votato fin'ora? Chi sono quelli "che le hanno messo la grande distribuzione in stereo"?
Domani andiamo a ballottare.



domenica 13 aprile 2008

Attenti al colpo di stato! 4 milioni di sovversivi

Voto a gogò! Siamo francesi e romeni, votiamo per la Camera e il Senato… e magari pure per il Sindaco!

Oggi siamo andati a votare per le “Comunali”, bene, benissimo. Primo commento di una cittadina romena quando vede l’atlante elettorale sui muri della scuola. Mi chiede: perché ci sono tutti quei simboli più volte, qua, li, e quello chi è, questo sembra uguale, c'è pure il partito della pioggia... Quello più che pioggia è da temporale, anzi... esondazioni ideologiche! Beh… sono tanti a volere una poltrona, pardon, ad ambire a rappresentare il popolo italiano, tutti e magari qualcosa in più. In più? Si, vediamo...

Entriamo nel nostro seggio. Perdonate ma non voglio recare danni ai “ragazzi” che lo presidiano. Dunque nessun riferimento preciso! Tanto per quello che ho da narrare penso che sia potuto succedere in tanti posti, non solo nel Canavese. Dicevamo, entro e ciascuno di noi consegna il certificato del comune, fresco, fresco, aspettando la tessera elettorale. L’addetto tenta prima di capire cosa fare con il certificato sotto forma di lettera, poi dove registrarci, poi cosa fare con la carta d’identità straniera. Diciamo che chiedendo a destra e a sinistra (non i partiti, i colleghi!), mette i nostri nomi in fondo ad un bellissimo registro, modello pre-Gutemberg, manca solo la piuma d'oca e calamaio di porcellana. Poi questo farà sorgere un’altra domanda della mia amica romena: ma i computer, a cosa servono? A chattare, per Tetris! Finito con il registro, il/la presidente del seggio da a ciascuno 3 bellissimi poster, pardon, schede! 3? Si, proprio 3, una per il Senato (abbiamo più di 25 anni), una per la Camera (a nessuno la si nega!), una per il Comune (è quella lì, il nostro “sogno”). Gli faccio notare che siamo stranieri, che magari qualcuno non sarà contento se ci mettiamo pure a scegliere il “presidente del Consiglio”, la replica è a senza appello: il certificato del Comune è chiaro “Elezioni Politiche…. blablabla .. bla”. Beh, si d’accordo, ma francamente noi vogliamo solo votare per le amministrative, non vogliamo “interferire” nella scelta dei deputati o senatori onorevoli che siano (ma se proprio insistete, ci pensiamo noi...). Magari poi, se dovessimo votare per quello che vince, viene fuori l’avviso di garanzia per tentato colpo di stato per vie democratiche! Rifiutiamo con cortesia l’offerta sovversiva. I colleghi ascoltano, sorridono, simpaticissimi e finalmente ci ritiriamo per un bel voto, magari disgiunto (che bello, si possono fare geometrie, metti una crocetta li, un altra qua, e poi il nome! Roba da ricchi!

Pensate amici quanti stranieri, magari “briffati”, muniti della “lettera” del Comune hanno votato per la Camera e il Senato! Si, si, capisco che i giochetti elettorali degli italiani emigrati un secolo fa in Sud America o in Australia catturino maggiore attenzione. Però a pensarci, se i comunitari sono ca. 4.000.000 nel Bel Paese e che, diciamo, la stessa nostra faccenda capita nel 1% dei casi, significa che … 40.000 schede sono “portoghesi” in trasferta. Non male.

Ho raccontato l’episodio a degli amici candidati, fuori dal seggio. Stupefatti.
La mia amica infieriva, perché usate la matita? Magari una biro, oppure semplicemente dei foglietti di carta riciclata con il nome della persona scelta. E no! Basta. Questi sono propositi sovversivi. Prenda le tre bellissime mappamondo e metta la croce, la preferenza, una altra croce, non lì, là, poi di nuovo una croce, poi decida per un'altra, poi le pieghi, nooooo! Separati! Insomma, ma lei sa scrivere? Si! Ma per votare in Italia, serve la laurea in archeologia, biennio in arti grafiche e master in "criptologia".

Ma io, per chi ho votato? Attenti al colpo di stato. Ma che colpo! Qua si tratta di invasione dall'interno!!! Talpe. Siamo rovinati. Chiamate l'esercito.
PS: dimenticavo... ecco il documento (attestato) che porterò con me alla Procura della Repubblica per chiedere di procedere -se possibile- a delle verifiche. A pensarci bene, volete vedere che vi siano qualche tabloidi clandestini nei scatoloni destinati al ministero degl' Interni!

venerdì 11 aprile 2008

Olivetti. Chi festeggia?

Ma chi fa festa? Quelli che hanno notevolmente contribuito ad affossarla! Quelli che sabotavano o che mostravano come bloccare il lavoro, il macchinario? Quelli che sfilavano lungo dora e tiravano sassi? Quelli a libro paga che deambulavano nullafacenti per i corridoi di P.U.? Quelli a chi la Marisa non la mandava a dire? Quelli che fagocitavano Ivrea ed ogni ricchezza creata da Olivetti? Quelli che definivano il "padrone" sfruttatore del "proletariato"? Ecco alcune delle domande che la gente che non ha perso la memoria (o fatta azzerare) pone! Caro Camillo, caro Adriano, ecco oggi i vostri autodefinitisi paladini salire in cattedra e vantare le vostre gesta. Ma le loro, chi li vanterà? Nessuno!!! Voi Camillo e Adriano avete dato benessere e ricchezza alla vostra città, all'Italia e pure "in qualche consociata", loro? Hanno fatto festa, una festa che dura da più di 35 anni, cannibalizzando tutto e molto di più ancora. Hanno spolpato ogni pezzo, mai sazi, una bulimia patologica, un’ abbuffata, un’ ingozzata da antologia della vergogna. E oggi? Festeggiano! Si perche in questo paese, chi sfascia, chi “lavora” per conto proprio è premiato, osannato dai suoi clienti, portato a braccio d’uomini piccini piccini nelle stanze del potere, fatto “onorevole”, disonorando la vostra memoria, Camillo e Adriano, il vostro lascito, la vostra città, la loro patria!

Se poi la Fontana smise di versare acqua, magari vi era in quel apparentemente triste fatto un segno del destino… non c’era più niente … niente… ma proprio niente! Camillo intimava ai suoi “concittadini” di tornare a lavorare, o di scomparire nel deserto che lasciavano!
In questi giorni si vota, i veri Eporediesi, i Canavesani hanno memoria.
Onore a voi, Camillo e Adriano!