Attenti al colpo di stato! 4 milioni di sovversivi
Oggi siamo andati a votare per le “Comunali”, bene, benissimo. Primo commento di una cittadina romena quando vede l’atlante elettorale sui muri della scuola. Mi chiede: perché ci sono tutti quei simboli più volte, qua, li, e quello chi è, questo sembra uguale, c'è pure il partito della pioggia... Quello più che pioggia è da temporale, anzi... esondazioni ideologiche! Beh… sono tanti a volere una poltrona, pardon, ad ambire a rappresentare il popolo italiano, tutti e magari qualcosa in più. In più? Si, vediamo...
Entriamo nel nostro seggio. Perdonate ma non voglio recare danni ai “ragazzi” che lo presidiano. Dunque nessun riferimento preciso! Tanto per quello che ho da narrare penso che sia potuto succedere in tanti posti, non solo nel Canavese. Dicevamo, entro e ciascuno di noi consegna il certificato del comune, fresco, fresco, aspettando la tessera elettorale. L’addetto tenta prima di capire cosa fare con il certificato sotto forma di lettera, poi dove registrarci, poi cosa fare con la carta d’identità straniera. Diciamo che chiedendo a destra e a sinistra (non i partiti, i colleghi!), mette i nostri nomi in fondo ad un bellissimo registro, modello pre-Gutemberg, manca solo la piuma d'oca e calamaio di porcellana. Poi questo farà sorgere un’altra domanda della mia amica romena: ma i computer, a cosa servono? A chattare, per Tetris! Finito con il registro, il/la presidente del seggio da a ciascuno 3 bellissimi poster, pardon, schede! 3? Si, proprio 3, una per il Senato (abbiamo più di 25 anni), una per la Camera (a nessuno la si nega!), una per il Comune (è quella lì, il nostro “sogno”). Gli faccio notare che siamo stranieri, che magari qualcuno non sarà contento se ci mettiamo pure a scegliere il “presidente del Consiglio”, la replica è a senza appello: il certificato del Comune è chiaro “Elezioni Politiche…. bla… bla … bla .. bla”. Beh, si d’accordo, ma francamente noi vogliamo solo votare per le amministrative, non vogliamo “interferire” nella scelta dei deputati o senatori onorevoli che siano (ma se proprio insistete, ci pensiamo noi...). Magari poi, se dovessimo votare per quello che vince, viene fuori l’avviso di garanzia per tentato colpo di stato per vie democratiche! Rifiutiamo con cortesia l’offerta sovversiva. I colleghi ascoltano, sorridono, simpaticissimi e finalmente ci ritiriamo per un bel voto, magari disgiunto (che bello, si possono fare geometrie, metti una crocetta li, un altra qua, e poi il nome! Roba da ricchi!
Pensate amici quanti stranieri, magari “briffati”, muniti della “lettera” del Comune hanno votato per la Camera e il Senato! Si, si, capisco che i giochetti elettorali degli italiani emigrati un secolo fa in Sud America o in Australia catturino maggiore attenzione. Però a pensarci, se i comunitari sono ca. 4.000.000 nel Bel Paese e che, diciamo, la stessa nostra faccenda capita nel 1% dei casi, significa che … 40.000 schede sono “portoghesi” in trasferta. Non male.
Ho raccontato l’episodio a degli amici candidati, fuori dal seggio. Stupefatti.
Ma io, per chi ho votato? Attenti al colpo di stato. Ma che colpo! Qua si tratta di invasione dall'interno!!! Talpe. Siamo rovinati. Chiamate l'esercito.
1 commento:
Mi avevano avvertito della presenza di uno "chasseur" in incognito, un bieco guastatore introdottosi tra le nostre fila elettorali, un sabotatore, uno preudo-007 d'oltralpe il cui unico scopo è sovvertire le istituzioni democratiche!
Dopo Roger Moore, Pierce Brosnan, Ian Fleming e Sean Connery, mancava giusto un Francese all'appello!
Il British Establishment decide di schierare le sue forze a fianco dell'Italia per combattere questo pericoloso sovversivo, imponendogli prima di tutto l'embargo. Perciò, d'ora in poi, questo losco figuro non potrà più ricevere le fantastiche specialità culinarie inglesi di cui è ghiotto.
I'M MONTEVERDE, J.L. MONTEVERDE
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