Nessun apparentamento per i due candidati a sindaco | la Sentinella del Canavese
inzio della sinfonia...
Carlo della Pepa invita tutti i suoi elettori a ritornare a votare, domenica 27
e lunedì 28 aprile, per ridare alla città un governo di centro-sinistra,
continuare e concludere il buon lavoro svolto dall'amministrazione Grijuela.
«Non ci serve né ci conviene apparentarci, perché i partiti che mi sostengono
hanno superato il 50 per cento dei voti dimostrando chiaramente la volontà della
maggioranza degli eporediesi e portando in consiglio undici rappresentanti.
L'apparentamento, poi, ci porterebbe a cedere un consigliere alla minoranza,
cosa che non intendiamo fare».
tutti in coro...
«Questa nostra posizione - prosegue
Della Pepa - non esclude che in futuro potremo collaborare anche con quelle
forze che non sono riuscite ad ottenere un consigliere e mi riferisco alla Lista
dei Cittadini e ai Pensionati. E' indubbio che saremo portavoce delle istanze
della sinistra, ritenendo fondamentale, ad esempio, perseguire la giustizia
sociale, la partecipazione della gente e soprattutto rinnovare e far rifiorire
la nostra città. Per me il dialogo è aperto». Giovanni Conti (Destra-Fiamma
Tricolore) dà libertà di scelta agli elettori che hanno votato la sua lista.
«Non siamo stati contattati da Coda» si limita a dire. Poi precisa: «Non è
comunque nostra intenzione fare da stampella al centro-destra. La Destra invece
aprirà prossimamente a Ivrea una propria sede e continuerà ad operare sul
territorio, aiutata da persone nuove che entreranno nel partito e combatteranno
qualsiasi estremismo, sempre deleterio e dannoso per la società
civile». ...
i solisti
...
In "bilico" la Lega Nord con Alessandro Vigna (posizione
che la dice lunga sul panorama della destra locale). La lega non ha ancora
deciso se dare "libertà di scelta" ai propri elettori o se invitarli a votare
Coda. «Sentiremo la nostra base, organizzeremo degli incontri per decidere»
puntualizza Vigna.La situazione si presenta invece davvero difficile per la
Sinistra L'Arcobaleno del candidato Salvatore Rao: a Ivrea la sconfitta non è
stata così netta come a livello nazionale ma il partito si ritrova con un solo
consigliere e non entrerà certo in giunta, dove è stata negli ultimi dieci anni,
proprio con Rao. Egli commenta brevemente: «A noi importa che la città non cada
in mano al centro-destra ma rimanga alle forze progressiste. Tutto il resto è da
costruire». Per Rao, ora consigliere di minoranza, si apre un anno di campagna
elettorale, per le provinciali del 2009. Stare all'opposizione potrebbe
risultare produttivo.
Della Pepa: "... rinnovare e far rifiorire la nostra città... ".
Dov'era lei, Signor Carlo, negli ultimi 35 anni? In orbita ?
-> COMUNE DECOMUNIZZATO <-
2 commenti:
Ottima analisi delle cronache fornite dal pessimo giornaletto del padrone!
Della Pepa è veramente un pivello, frutto della litigiosità di una sinistra che arrogante e presuntuosa ha bruciato tutte le personalità forti che aveva al suo interno. Fa sorridere che offra rappresentanza a chi non ce l'ha in consiglio (Tognoli e Pensionati) e la dice lunga su quanto il neurologo EporeDiesse sia arrogante e convinto dei propri mezzi. Poverino, ancora non sa che a breve arriverà anche per lui un Mastella personalizzato.
La frase che più mi fa ridere è "Tutto il resto è da costruire".
Ma se non ci sono siusciti in oltre tre decenni, cosa pensano di fare adesso? Parlano di "rinnovare", loro...
Stanno facendo i propri interessi, come hanno sempre fatto, a scapito dei cittadini!
O, per dirla come mio nonno ligure, "fanno i gay con il cu*o degli altri".
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