martedì 22 aprile 2008

Nessun apparentamento per i due candidati a sindaco | la Sentinella del Canavese

inzio della sinfonia...

Carlo della Pepa invita tutti i suoi elettori a ritornare a votare, domenica 27
e lunedì 28 aprile, per ridare alla città un governo di centro-sinistra,
continuare e concludere il buon lavoro svolto dall'amministrazione Grijuela.
«Non ci serve né ci conviene apparentarci, perché i partiti che mi sostengono
hanno superato il 50 per cento dei voti dimostrando chiaramente la volontà della
maggioranza degli eporediesi e portando in consiglio undici rappresentanti.
L'apparentamento, poi, ci porterebbe a cedere un consigliere alla minoranza,
cosa che non intendiamo fare
».

tutti in coro...


«Questa nostra posizione - prosegue
Della Pepa - non esclude che in futuro potremo collaborare anche con quelle
forze che non sono riuscite ad ottenere un consigliere e mi riferisco alla
Lista
dei Cittadini e ai Pensionati
. E' indubbio che saremo portavoce delle istanze
della sinistra, ritenendo fondamentale, ad esempio,
perseguire la giustizia
sociale, la partecipazione della gente e soprattutto rinnovare e far rifiorire
la nostra città
. Per me il dialogo è aperto». Giovanni Conti (Destra-Fiamma
Tricolore) dà libertà di scelta agli elettori che hanno votato la sua lista.
«Non siamo stati contattati da Coda» si limita a dire. Poi precisa:
«Non è
comunque nostra intenzione fare da stampella al centro-destra
. La Destra invece
aprirà prossimamente a Ivrea una propria sede e continuerà ad operare sul
territorio, aiutata da persone nuove che entreranno nel partito e combatteranno
qualsiasi estremismo, sempre deleterio e dannoso per la società
civile». ...

i solisti

...
In "bilico" la Lega Nord con Alessandro Vigna (posizione
che la dice lunga sul panorama della destra locale)
.
La lega non ha ancora
deciso se dare "libertà di scelta" ai propri elettori o se invitarli a votare

Coda. «Sentiremo la nostra base, organizzeremo degli incontri per decidere»
puntualizza Vigna.La situazione si presenta invece davvero difficile per la
Sinistra L'Arcobaleno del candidato Salvatore Rao: a Ivrea la sconfitta non è
stata così netta come a livello nazionale ma il partito si ritrova con un solo
consigliere e non entrerà certo in giunta, dove è stata negli ultimi dieci anni,
proprio con Rao. Egli commenta brevemente: «
A noi importa che la città non cada
in mano al centro-destra ma rimanga alle forze progressiste. Tutto il resto è da
costruire
». Per Rao, ora consigliere di minoranza, si apre un anno di campagna
elettorale, per le provinciali del 2009. Stare all'opposizione potrebbe
risultare produttivo.


Della Pepa: "... rinnovare e far rifiorire la nostra città... ".
Ci dica un po' Signor Carlo, ma chi l'ha amministrata questa città fin'ora!!!

Dov'era lei, Signor Carlo, negli ultimi 35 anni? In orbita ?
O magari ospitee dei Plutoniani Democratici o ancora dei Saturniani Distratti o di qualche altro alieno sbarcato dalla navicella "Uit Canne" DIESSEl.
Dove vive ora Signor Carlo! In Mongolia superiore o Mapuche inferiore!!!
Ancora farneticazioni, per arrivare alla perla finale, il gioiello, il diamante, o semplicemente il lapsus rivelatore.... Rao "... A noi importa che la città non cada in mano al centro-destra ma rimanga alle forze progressiste. Tutto il resto è da costruire...". Il che la dirce lungo su quali siano gli interessi "da difendere" ! Ci levi il sospetto.
Complimenti, dopo tutto vi si chiede di essere sinceri.
Leggete, leggete!
Questo pezzo del peggior giornalismo. Quando la stampa è al servizio di un gruppo d’interessi, qualsiasi insinuazione fa brodo. Vi è certamente una cosa che non vi sorprenderà: per quelle persone abituate a fare politica con pochi che decidono, vitelli al pascolo, pardon alla riscossa, il concetto di impartire ordini all’elettorato è naturale! Ed è proprio lì la differenza tra loro e noi, tra chi vota perché pensa, valuta, analizza e "questiona" e chi riceve ordini. L'Italia dopo 60 anni ha voltato pagina. Chi si era fatto "fregare" ha deciso di porci rimedio, figli o nipoti che siano. Vi è ancora gente che "combatte" ogni cambiamento fino all'inverosimile, incapace di capire quando ci si deve fermare, ammettere i propri errori e lasciare la gente decidere. Eporediesi, chiedetevi il perché. Politica o interessi? In queste righe del giornalino locale, vi sono, e mica tanto sottile, le motivazioni di un tale “spirito di corpo”, ma di cuore e cervello neanche l’ombra. Vi è gente pronta a dire qualsiasi cosa pur di vedere i propri interessi maturare… I veri eporediesi, quelli che hanno a cuore la “rinascita” della loro città in un’Italia che si è desta, capiscono senza più alcun dubbio “chi la racconta giusta” e chi è strumento e grancassa di quelli che hanno portato Ivrea alla situazione attuale, industriali ed amministratori pubblici. Leggete, leggete, non può essere roba da XXI° secolo! Pure il gergo è antiquato.
L’Italia s’è desta!
E Ivrea… rassegnata?
Qualcuno in giro propone di istituire sulla falsa riga del famoso "Comune Denuclearizzato", il "label DOC"

-> COMUNE DECOMUNIZZATO <-
Perché Ivrea rifiuta l'ecologia?
Dobbiamo per forza fare le riserve?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ottima analisi delle cronache fornite dal pessimo giornaletto del padrone!
Della Pepa è veramente un pivello, frutto della litigiosità di una sinistra che arrogante e presuntuosa ha bruciato tutte le personalità forti che aveva al suo interno. Fa sorridere che offra rappresentanza a chi non ce l'ha in consiglio (Tognoli e Pensionati) e la dice lunga su quanto il neurologo EporeDiesse sia arrogante e convinto dei propri mezzi. Poverino, ancora non sa che a breve arriverà anche per lui un Mastella personalizzato.

Simone Lucchini ha detto...

La frase che più mi fa ridere è "Tutto il resto è da costruire".
Ma se non ci sono siusciti in oltre tre decenni, cosa pensano di fare adesso? Parlano di "rinnovare", loro...
Stanno facendo i propri interessi, come hanno sempre fatto, a scapito dei cittadini!
O, per dirla come mio nonno ligure, "fanno i gay con il cu*o degli altri".