venerdì 18 maggio 2007

RIFIUTI - INCENERITORI -PAUL CONNET AD IVREA

PAUL CONNET a Ivrea - Progetto tanto
ambizioso quanto indispensabile: “Rifiuti zero nel 2020!"
Localport:
"La discussione sull’ipotesi di un inceneritore a Ivrea si arricchisce lunedì di
un parere autorevole: quello di Paul Connet, professore all’Università St.
Lawrence, nello stato di new York e unanimemente considerato uno delle massime
autorità nel campo dei problemi dell’ambiente, dei rifiuti e degli inceneritori,
dei quali si occupa orami da 25 anni.

Connet sarà Martedì 22, alle 21,
nella Sala a Cupola del centro congressi La Serra, ospite del comitato “Medici
senza inceneritore”, per parlare di un progetto tanto ambizioso quanto
indispensabile: “Rifiuti zero nel 2020!”."
Dal vostro inviato fradicio…
Malgrado i 30° ed un tasso di umidità tropicale, oltre 300 persone erano presenti alla conferenza organizzata nella Sala Cupola del centro congressi La Serra, dal comitato "Medici Senza Inceneritore" guidato dalla dr.ssa Irene Ferrero.

Il prof. Connet, dell’Università St. Lawrence di NY, non solo è un perfetto oratore e provetto comunicatore, spiritoso e ficcante, ma è pure indiscutibilmente competente ! In pochi istanti ha disegnato qual è la posta in gioco: cambiare senza traumi, ma con decisione il nostro modo di consumare, poi di gestire con intelligenza i residui che generiamo. Niente di nuovo potrebbe opinare un blasé delle problematiche dell'ambiente. In effetti, di nuovo vi è poco se si tratta di capire che una gestione indiscriminata e distratta porta al disastro ambientale e sanitario, solo gli sprovveduti ed amministratori pubblici impreparati e senza scrupoli riescono a banalizzare il problema e la posta in gioco o peggio a prendere iniziative notoriamente dannose. Connet una cosa l’ha detta , di rado sentita in Canavese: i politici incompetenti – governi o autorità locali - devono essere fermati da cittadini preparati con delle proposte che associano ambiente ed economia. Non servono politici noiosi o prime donne in cerca di visibilità – l’ha detto un americano non proprio amico di Bush – ma gente che “pensa con quello che ha sopra il collo… e non con il fondo schiena”. Il concetto yankee di “Front End Thinker” opposto a quello di “Back End Thinker”, sarà triviale ma pur prossimo alle nostre realtà!

Il punto è proprio quello : una riduzione dei rifiuti abbinata ad una gestione intelligente del ciclo di smaltimento migliora l’ambiente e riduce i costi per la comunità. Non sono ipotesi o chiacchiere da salotto buono! Sono la realtà di numerose comunità in Italia e all’estero. San Francisco si è posto l’obbiettivo di giungere a Zero Rifiuti nel 2020 o comunque di avvicinare il target alla decimale ! Oggi la metropoli californiana di oltre 800.000 abitanti ha raggiunto il tasso del 65% di smaltimento differenziato che diventerà il 75% nel 2010. Numerose sono le comunità che in Italia hanno gia raggiunto questa soglia ragguardevole : Arcade, Breda del Piave, Carbonera, Maserada sul Piave, Nervosa della Battaglia, Povegliano, Quinto di Treviso, Casier, Preganziol, Zero Branco, Casale sul Sile, Roncade, S. Biagio di Callalta, Consorzio Priula, Zenson di Piave! Questa battaglia possiamo vincerla tutti. Non sarà mica solo il Piave a mormorare ! La nostra Novara con i suoi 100.000 abitanti ha ottenuto il 70% in 18 mesi. Vi sono pure numerosi comuni della Campania che a scapito di quello che succede nella Napoli e “Governorato” amministrati da decenni dalla sinistra, riescono a superare la soglia del 60% ! La gestione intelligente dei rifiuti significa anche business… quello sano che porta salute anche al portafoglio di tutti i cittadini e non a interessi di parte poco trasparenti. Una gestione intelligente in Nuova Scozia, Canada, ha permesso la creazione di 1.000 posti di lavoro per il ciclo della raccolta differenziata ed oltre 2.000 nuovi posti presso le industrie che gestiscono il materiale da riciclare. A confronto, un impianto d’incenerimento ha un costo di acquisto e di gestione sproporzionato (in media 25 anni per l’ammortamento), i capitali da investire abbandonano la comunità, genera pochissimi posti di lavoro (si parla per lo più di qualche decina), non è mai risolutivo, inquina il territorio, intossica ed avvelena la popolazione. L’intero mondo scientifico identifica l’inquinamento da diossina e polveri tossiche come la causa di gravi e numerose patologie e di malformazioni. Non si tratta quindi di scegliere ma di ragionare!

Il prof. Connet ci ha fornito le sue presentazioni. Chi lo desidera potrà consultarle prossimamente sul sito http://www.ancanavese.com/ o chiederne una copia elettronica (documenti powerpoint) a ivrea@ancanavese.com.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Lasciare l'ecologia ad essere gestita dalla sinistra equivale a dare il figlio in affidamento al diavolo.

La quasi totalità dei disastri ecologici di questo pianeta sono da attribuire alle scelleratezze dei regimi comunisti passati e presenti.

Pensateci ed agite! Non lasciateli distruggere l’ambiente dopo avere sbandierato che volevano distruggere l’abbiente!