mercoledì 26 novembre 2008

SILFAB - PRONTI A PRODURRE

Carissimi,

Un collaboratore mi ha inviato alcune notizie su Silfab . Come potete vedere nell' allegato è già tutto fatto!!!: Lo stabilimeto è pronto a produrre , sic! Notate l'area di proprietà Silfab, si estende anche in territorio di Settimo Vittone: Evidentemente hanno già acquistato anche la Lino spa dell'Ing. Caffa , nonchè tutta la Novelis: Lo stabilimento poi è anche bello a vedersi, ben architettato, a zero impatto ambientale: Peccato di tutto questo non esista nemmeno un mattone, ma neppure le autorizzazioni per realizzarlo:

Non sarà una bufala? Speriamo di no, anche se in Canavese ormai siamo abituati agli.......... Incursori!

Fausto francisca

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Prevista un’ulteriore tornata di raccolta di capitali attraverso l’apertura a nuovi investitori: è questo il prossimo imminente passo previsto da Silfab SpA per implementare il suo progetto di creazione di un polo produttivo italiano di polysilicon di grado solare per il mercato fotovoltaico internazionale. In occasione del Convegno sul fotovoltaico a cura di Kyoto Club tenutosi ieri a Rimini all’interno di Key Energy/Ecomondo (vedi presentazione allegata del Dr. Patti), la società padovana che produrrà a Borgofranco d’Ivrea (Torino) 2500 tonnellate di polysilicon già a partire dai primi mesi del 2010, è stato presentato l’avanzamento del progetto confermandone i tempi previsti. Il progetto, che attualmente può contare su un capitale (equity) di 84 milioni di euro, prevede l’apertura all’ingresso di nuovi investitori. La prima iniezione di fiducia era giunta in luglio da Pan Asia Solar Ltd., società privata di investimenti con sedi a New York, Hong Kong, Londra e attiva nel settore delle energie rinnovabili, con un team che vanta una specifica esperienza di oltre 25 anni nel solare fotovoltaico. Attraverso la costituzione di GridCo Srl, Franco Traverso, fondatore e presidente di Silfab, e Pan Asia Solar controllano la maggioranza del capitale, al quale contribuisce con 30 milioni di euro anche Sino-American Silicon Product Inc. (SAS), produttore taiwanese di wafer di silicio. La scelta da parte di società internazionali di investire su un progetto italiano per la produzione sostenibile ed environmentally-friendly di polysilicon di grado solare, risulta essere di primaria importanza per l’intero settore del fotovoltaico che vede in Silfab l’opportunità di completare la filiera italiana a partire dalla produzione della materia prima necessaria per la realizzazione delle celle fotovoltaiche.
Che le aspettative siano importanti lo esprime soprattutto il mercato, come dimostra il portafoglio ordini già acquisito da Silfab, con un budget che supera il miliardo di euro per i prossimi sei anni. Tra questi c’è l’accordo “Take or Pay” siglato con la cinese Hyundai Heavy Industries Co. Ltd. per la fornitura di wafer in silicio multi-cristallino high quality per un ammontare di 270 milioni di euro in 6 anni ed inoltre quelli della cinese Trina Solar Ltd e della stessa SAS. L’attesa è quindi per l’avvio della produzione a Borgofranco d’Ivrea con 2500 tonnellate annue di polysilicon nella prima fase (inizio 2010), pari a un fatturato di 150 milioni di euro, e con previsione di raddoppio a 5000 tonnellate entro l’anno successivo. I partner tecnologici sono tutti intensamente impegnati nel progetto, a partire da Rivoira, società del gruppo statunitense Praxair Inc., e da Maire Tecnimont nonché dalla statunitense CDI Corporation Ltd.. Il coinvolgimento nel progetto Silfab riguarda rispettivamente lo sviluppo dell’ingegneria di base e l’assistenza alle procedure autorizzative, la fornitura dei gas e dei relativi servizi ed infine l’integrazione tecnologica e i servizi specifici di ingegneria.

La prima tranche produttiva corrisponderà ad una potenza complessiva di 600 MW di celle fotovoltaiche che, grazie all’elevato grado di purezza (9N-) del polysilicon prodotto da Silfab saranno in grado di registrare dati di efficienza decisamente superiori a quelli attuali. 20 novembre 2008


3 commenti:

Anonimo ha detto...

finalmente torna un'azienda in canavese!
Mica qualcuno farà tifo contro????
Il lavoro è lavoro. punto e stop|!

Bellator ha detto...

Il lavoro senza se e senza ma puzza, certo posti di lavoro sono importanti, come importante è quello si andrebbe a fare ma è chiaro che la tutela della salute è condivisibile da destra e da sisnistra, si tratta solo di usare il buon senso...

Anonimo ha detto...

...posti di lavoro per chi?? per quanti di Borgofranco?? Nelle nuove aziende di Borgofranco quanti cittadini di Borgofranco ci lavorano??? al momento se ne contano 0= zero!!! In quanta sicurezza vengono eseguite le lavorazioni??Per le lavorazioni usate nella nuova azienda quanti posti in clinica ospedali o ecc.ecc. si possono prenotare??Oltre ai posti di lavoro per Noi quanto si dovrà organizzare la struttura ospedaliera per accogliere i nostri figli, nipoti, pronipoti che se in caso di....??? Oppure potete garantire VITA ETERNA a tutti??? Ora è un dilemma LAVORO SI' o LAVORO NO....e bambini di Borgofranco....speriamo che ci accolgano in Bielo Russia quando ci servirà.