martedì 5 giugno 2007

CITTADINI EXTRACOMUNITARI POTRANNO BENEFICIARE DEL “SOSTEGNO AL REDDITO” PREVISTO DALLA REGIONE

Gruppo Consiliare Alleanza Nazionale
Torino, 4 giugno 2007
COMUNICATO STAMPA

CITTADINI EXTRACOMUNITARI POTRANNO BENEFICIARE DEL “SOSTEGNO AL REDDITO” PREVISTO DALLA REGIONE.

ANCORA UNA VOLTA A RIMETTERCI SARANNO I CITTADINI ITALIANI !

Vignale (AN): “Nulla in contrario contro chi regolarmente lavora e produce reddito in Piemonte, ma basta a queste forme di assistenzialismo che di fatto penalizzano i nostri concittadini a favore di quegli extracomunitari che non hanno una posizione lavorativa che garantisca loro un’adeguata soglia di sopravvivenza. All’estero gli italiani che non percepiscono un sufficiente reddito non ricevono alcun contributo economico dalle amministrazioni pubbliche”.
Esaminata in VII Commissione Lavoro la proposta di delibera di Giunta avente per oggetto l’assegnazione al Fondo speciale di 10.500.000 euro per l’erogazione di contributi finanziari per il sostegno al reddito di lavoratori dipendenti disoccupati o a rischio di disoccupazione. Alleanza nazionale, favorevole alla natura del provvedimento volto a sostenere chi riversa in condizioni precarie, è assolutamente contraria ai criteri attuativi voluti dalla Giunta che consentiranno di erogare contributi a favore di extracomunitari residenti o semplicemente domiciliati nella nostra Regione.
“Lo stanziamento previsto in Finanziaria regionale di 10 milioni e cinquecento mila euro - dichiara Gian Luca Vignale consigliere regionale di Alleanza nazionale - garantisce un sostegno a tutti i cittadini piemontesi con un reddito Isee non superiore ai 13 mila euro. La natura del provvedimento è assolutamente condivisibile, tanto da aver ricevuto un voto favorevole da parte di Alleanza nazionale. Purtroppo la Giunta di cento sinistra ha voluto storpiare la delibera e riconoscere pari diritti, ai fini dell’erogazione del contributo, tanto ai cittadini piemontesi che a quelli extracomunitari. E fatto ancor più grave non viene fatta alcuna distinzione tra residenti e semplici domiciliati !”.
“Questo vuole dire - continua Vignale - che un extracomunitario domiciliato in Piemonte, ma ancora residente nel proprio paese d’origine, potrà usufruire del contributo economico qualora percepisse un reddito Isee inferiore ai 13 mila euro. La residenza è un dato fiscale facilmente riscontrabile, mentre il domicilio non ha alcun valore legale. E’ inaccettabile che la Giunta persista su questa linea di esasperato assistenzialismo verso gli extracomunitari che non possono dare alcuna reale assicurazione circa la loro integrazione nella nostra regione. La legge Bossi Fini parla anche in questo senso. Chi non ha un lavoro non può stare nel nostro Paese e chi non percepisce un reddito sufficiente a vivere in Italia è “invitato” a tornare nel proprio paese d’origine”.
“La persistente volontà - prosegue Vignale - di penalizzare i cittadini italiani o, comunque, di prevedere incentivi economici per quelli extracomunitari è inaccettabile, salvo che non vi sia una ben orchestrata strategia per creare masse di consenso non italiano in vista delle elezioni amministrative”
“Avendo la nostra regione, di anno in anno, un numero sempre maggiore di cittadini e famiglie, sotto la soglia della povertà o in condizioni di difficoltà economica, è politicamente e moralmente inaccettabile che molte di queste non potranno accedere ai contributi regionali in quanto ne avranno beneficiato i cittadini extracomunitari, continua ancora Vignale. Queste sono le modalità con cui si creano vere e proprie lacerazioni sociali che danno poi vita a quelle che appaiono forme di razzismo, ma sono in verità battaglia fra classi sociali disagiate”.
“ E’ ora che il Piemonte ed i comuni diano priorità ai cittadini piemontesi nell’assegnazione di case popolari, posti negli asilo nido o nelle scuole materne, etc”, conclude Vignale.

Ufficio Stampa Gian Luca Vignale


Il centro-sinistra sempre a caccia di voti con i soldi dei cittadini italiani, insegna Mastella il campione degli accordi con i nuovi partiti neo-comunitari.

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