martedì 5 giugno 2007

Gruppi Consiliari Alleanza Nazionale e Forza Italia

Gruppi Consiliari Alleanza Nazionale e Forza Italia
Torino, 31 maggio 2007
COMUNICATO STAMPA
LA “RICETTA” DELLA BRESSO PER LA SANITA’ PIEMONTESE
COSTERA’ AI CONTRIBUENTI DUE MILIARDI DI EURO IN PIU’!
Vignale (AN): “La rendicontazione economica della sanità nel primo trimestre 2007 parla chiaro. Da gennaio a marzo c’ è già un passivo di oltre cento milioni di euro che entro la fine dell’anno diventeranno circa 400 milioni, se non cambia la tendenza della sanità ad aumentare le spese. Sono stupefatto della spavalderia con la quale, ancora oggi, la Bresso riesce a decantare i suoi successi ed i miracoli che la sua Giunta sta compiendo. Non soltanto non ha ripiegato il buco come tante volte promesso, ma il taglio dei servizi che penalizza i cittadini non fa risparmiare neppure un euro. Da qui alla fine della legislatura, se si mantengono questi passi, il deficit della sanità piemontese salirà di ben oltre un miliardo di euro!”.
I conti economici del primo trimestre 2007 della sanità piemontese riportano un dato in negativo pari a 101,087 milioni di euro ed una spesa complessiva di gestione di 1927.790 milioni di euro. Sulla base di questi dati e se mantenuti invariati nel 2007 la sanità piemontese costerà 7711,60 miliardi di euro.
“Con questi dati è palese agli occhi di chiunque quanto la “benefica cura” Bresso si sia in realtà rivelata fallimentare, dichiara Gian Luca Vignale consigliere regionale di Alleanza nazionale. Non soltanto il buco della sanità non verrà ridotto, ma sarà persino aumentato con la differenza rispetto agli anni passati che i servizi vengono sempre più ridotti”.
“La ricetta Bresso - continua Vignale -, nonostante le tante promesse elettorali, di fatto sta facendo lievitare la spesa e ridurre le prestazioni socio sanitarie. Non mi stupisce, ma mi lascia allibito l’arroganza con la quale la Bresso riesce persino a lodare l’operato suo e di tutta la Giunta. Eppure l’esito delle recentissime amministrative dovrebbero avere dimostrato qualcosa!”.
“Nel 2004 la sanità costava alla Regione 6 miliardi di euro, continua ancora Vignale. Nel 2007 costerà quasi 8 miliardi, cioè, 2 miliardi di euro prelevati dalle tasche dei contribuenti per una sanità che riduce i servizi invece di aumentarli. Una Regione, dunque, che spende di più ma rende meno ai suoi cittadini! A fronte di un bilancio complessivo della Regione superiore ai dieci miliardi di euro effettivi, la spesa sanitaria ne richiede da sola quasi i tre quarti! Se si continua su questa strada, l’ente Regione diventerà un’Agenzia della Sanità piemontese!”.
“La sanità continua ad essere in passivo - prosegue Vignale -, nonostante le diverse e fallimentari politiche adottate dalla coppia Bresso-Valpreda. A nulla sono serviti i piani di assistenza e di rientro economico, né tanto meno l’accorpamento delle ASR per ridurre i costi. Sono soltanto diminuite le prestazioni sanitarie!”.
“in tutto ciò –continua Vignale- non possiamo dimenticarci che la Sanità piemontese è stata fortemente penalizzata dai tre miliardi di euro che il Governo Prodi ha stanziato per “coprire” i buchi della sanità di Lazio e Campania, facendo così un favore ai governatori di centrosinistra, ma penalizzando tutti i piemontesi che non hanno visto arrivare nella loro regione neppure un euro, con il colpevole silenzio della Presidente Bresso.
Non deve stupire, poi, se il centrosinistra è uscito sconfitto in tutto il nord Italia”.
“La ricetta di Alleanza nazionale è sempre la stessa. Occorre migliorare le prestazioni socio sanitarie ed investire di più in quella che viene definita la mobilità passiva. I pazienti piemontesi, cioè, che vanno a farsi curare in altre regioni. Perché la Regione Lombardia riesce ad avere un attivo su questa voce (ben 400 milioni di euro)? Perché in Lombardia ci sono più italiani che vanno a farsi curare che cittadini lombardi che si recano fuori regione? In Piemonte avviene esattamente il contrario. La mobilità passiva è l’indice dello stato di salute della nostra sanità. Se i servizi piemontesi fossero efficienti i nostri concittadini non andrebbero altrove per ricevere le cure necessarie. Da qui, quindi, occorre ripartire ed investire. Miglioriamo i servizi e riduciamo i tagli e le speculazioni sul personale e sulle strutture. In questo modo anche la sanità piemontese, che costituisce un vero fiore all’occhiello in tutta Italia, tornerà ad essere fiorente e competitiva, oltre che efficiente!”, conclude Vignale.

Ufficio Stampa Consigliere regionale Gian Luca Vignale

Nessun commento: