venerdì 1 giugno 2007

Un Milione e mezzo di spese fasulle

Un milione e mezzo di euro all'anno in taxi fantasma. L'ultima follia di palazzo è lì,in 122 deputati e senatori che si intascano ogni anno quasi tre miliardi di vecchie lire a titolo di rimborsospese per taxi su cui non sono mai saliti nemmeno una volta. Già, perchè i magnfici 122 del taxi non hanno alcun bisogno. Tutti loro hanno diritto all'auto blu, messa a disposizione o dalle varie strutture ministeriali in cui sono inquadrati (è il caso di 35 fra ministri e vice), o dai garage di palazzo Madama e di Montecitorio. Fra i pivilegiati naturalmente ci sono i due presidenti delle camere, Fausto Bertinotti e Franco MArini. E anche il presidente del consiglio, Romano Prodi.
Nessuno dei tre, da quanto risulta al momento, ha fatto il bel gesto di rinunciare a quel rimborso per taxi mai utilizzati in quest'anno. Tutti e tre oltretutto volendo avrebbero da fare ben pochi spostamenti, essendo messo a loro disposizione alla camera, al senato e a palazzo Chigi un appartamento di servizio in cui possono dimorare anche i familiari.
Bertinotte però preferisce in genere tornare nella sua abitazione romana, in una via di grande passaggio fra il quartiere di Parioli e la stazione Termini.
La sua elezione a presidente della camera è stata notata dagli abitanti del quartiere fin dal primo giorno, per la vigilanza di auto di polizia in servizio 24 ore su 24 sotto l'augusta abitazione. A un anno circa dall'elezione però le misure di sicurezza per il presidente della camera sono state improvvisamente rafforzate. Spostati tutti i cassonetti dell'immondizia sotto l'abitazione e sequestrato un intero marciapiedi, per una ventina di metri, cancellando le striscie blu con cui venivano delimitati i parcheggi a pagamento della zona e stabilendo un divieto di sosta e fermata temporanea lungo lo stesso perimetro. Oltre all'auto di vigilanza permanente, in quello spazio possono appoggiarsi solo le macchine di servizio del presidente della camera e della sua scorta. Anche volendo utilizzarlo, oggi sarebbe impossibile far accostare lì vicino quel taxi per cui è previsto il rimborso forfettario della camera.

Fonte: www.leautonomie.it


Diminuire la spesa pubblica significa per l'attuale governo assestare il consenso al 20% o giù di lì. E per un governo di destra ? Trovarsi scioperi e bastoni tra le ruote, un giorno si, un giorno no. Spesa pubblica, rinnovo contratti, enti, sottoenti, superenti, commissioni, cooperative, partecipate, ... e TFR "speciale" : i pilastri del colpo di stato permanente della sinistra. Mettere alla gogna il paese che lavora, proteggere quello che costa e non produce. Cosa produce il 20% ? A grandi linee : lentezza burocratica, rompicapi, inefficienza. Quelli si!

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