lunedì 28 gennaio 2008

IVREA SCUOLE - BAMBINI AL FREDDO

L’ENNESIMA CONFERMA DI UN' AMMINISTRAZIONE SCADENTE.

Il tutto è successo 15 giorni fa, ma merita assolutamente molta attenzione dato che sono bambini dai 6 mesi ai 3 anni ad essere coinvolti.

Ivrea, lunedì 14 gennaio: ci troviamo all’asilo nido di Ivrea; come tutte le mattine i genitori dei piccoli bimbi, tra il traffico della città e la fretta per non tardare sul posto di lavoro, si prestano ad accompagnare loro all’asilo nido. Dopo una comune e quotidiana giornata lavorativa, gli stessi genitori si presentano per prendere i loro figlioletti. Bene,qui cresce la vergogna e lo sdegno di coloro che si sono resi disponibili per denunciare l’accaduto. I genitori rimangono sbigottiti davanti ad una scena simile: l’impianto del riscaldamento non era in funzione a causa di un presunto guasto alla caldaia. I piccoli rimasero tutto il giorno al freddo, indossando cappotti,guanti,cappellini e sciarpe. Ai quesiti dei genitori, le maestre non sapevano dare risposta se non “..sono arrivati in giornata gli addetti del Comune di Ivrea, ed ora lo spiacevole accaduto dovrebbe essere risolto (…)”. I genitori, seppure incazzati neri, portarono a casa i figlioletti convinti che il problema fosse stato un inconveniente.

Martedì 15 gennaio: inizia un’altra giornata lavorativa e come sempre i genitori portano all’asilo i loro piccoli consapevoli che il tutto fosse stato risolto(…)

A fine giornata i genitori chiesero alle maestre come andò la giornata; esse risposero che non fece freddo come il giorno prima, ma neanche che si stesse al caldo come solito.

A questo punto, ci furono lamentele da parte dei genitori di questi piccoli bimbi che sono obbligati a stare al freddo per colpa di una pessima amministrazione.

Il giorno dopo, mercoledì 16 gennaio, furono chiamati gli addetti del Comune per controllare e risolvere la situazione data l’agitazione dei genitori, condivisa anche dal sottoscritto. “Furono smontati i termosifoni”, queste le dichiarazioni, “ e al ritorno quando andai a prendere mio figlio il clima era tiepido, era come stare all’aria aperta”. (Signori, stiamo parlando di bambini piccoli e generalmente i genitori vanno a prendere i loro piccoli alle 17.00-17.30!!)

All’indomani, giovedì 17 gennaio i genitori che si prestano a portare i piccoli sono meno; vi chiederete giustamente perché?! Perché alcuni piccoli si ammalarono.

Il clima era per l’ennesima volta quasi tiepido. Qualche genitore iniziò a denunciare il fatto in maniera più viva. Venerdì 18 gennaio: ecco l’ennesima conferma: al Comune abbiamo degli incapaci che giocano con le poltrone e basta…

Sempre meno i bimbi presenti; i termosifoni non funzionano di nuovo!! I genitori sono su tutte le furie. Alcuni bimbi iniziano a tossire o comunque non si sentono bene.

Un genitore, che si è reso disponibile alle mie domande, era scocciato di tale situazione: “Non è possibile, pago una retta mensile di 390 euro per avere questo riscontro?! Non ho nemmeno la tranquillità di avere il mio piccolo al caldo?! Sono 8 giorni che ho mio figlio a casa con la febbre e di conseguenza ho perso giornate di lavoro e medicine a mie spese; è una vergogna, se non chiedevo io il perché tutti i bimbi indossassero cappotto,guantoni(…) nessuno diceva nulla…”.

Lo sdegno è molto, pure il nervosismo e la rabbia di coloro che pagano un servizio pubblico per poi ottenere questo riscontro… la rabbia porta poi indietro con il tempo: alcuni mesi fa, come sicuramente ricorderete, l’asilo nido fu derubato. Dato il disagio, fecero restare a casa tutti i bimbi per chiarire l’accaduto e installare l’impianto di video-sorveglianza; “Arrivò Benedino Andrea, che si scusò con le famiglie per il disagio che si creò dicendo che il Comune avrebbe potuto rimborsare le due giornate alle famiglie…capendo che si trattava di un improvviso disagio respingemmo la richiesta(…) A distanza di mesi questo è il risultato; il primo giorno ci dicono che il disagio fu colmato ma dopo quattro giorni la situazione è sempre la stessa.” Poi il genitore continua”A tal proposito mi chiedo: sanità zero dato l’accaduto ma soprattutto data la serietà con la quale il Comune si è occupato del tutto, ma la sicurezza? Siamo sicuri che l’impianto di video-sorveglianza funzioni regolarmente?!”

Dopo aver seguito il caso, è stato mio dovere informare coloro che ci seguono anche sul blog. A tal proposito esprimo la mia solidarietà verso i genitori ed il mio ribrezzo verso chi siede giornalmente le poltrone dell’EporeDiesse; non è assolutamente ammissibile e accettabile una situazione del genere.

Come potete vedere nell’EporeDiesse viene pubblicato solo ciò che piace e non i veri problemi; stiamo parlando di famiglie che mensilmente pagano il servizio al Comune e di bambini dai 6 mesi ai 3 anni che sono stati al freddo per giornate…

VERGOGNA

Oltre al singolo caso, i genitori di queste piccole creature si preoccupano per Ivrea per quanto riguarda l’amministrazione…Dove vogliamo andar a finire?

Signori, si accesa una lampadina qui ad Ivrea, la quale indica l’allarme, il pericolo che stiamo correndo, ma allo stesso tempo, che un gruppo di giovani ha preso a cuore una tematica molto importante “combattere per una società migliore”; di conseguenza, in primavera possiamo/dobbiamo farcela per il bene di noi giovani per garantire un futuro migliore e per il bene dei cittadini che, come in questo caso, pagano regolarmente servizi dove il Comune promette sicurezza, sanità, ma in sostanza garantisce solo tasse!

LA GENTE NE HA LE S…E PIENE!! BASTA..

e la sinistra giovanile, cosa ne pensa ?

3 commenti:

Simone Lucchini ha detto...

Inutile aggiungere ulterioricommenti a fatti che, ahinoi, si commentano da soli.
Vista l'età delle personcine coinvolte, viene spontaneo domandarsi perchè non mettiamo questi bambini a fare il lavoro di chi, direttamente o indirettamente, è responsabile di qeusta vergogna? considerato che l'età anagrafica dei bambini risulta a tutti gli effetti uguale, se non superiore, all'età intellettuale di questi signori, la domanda sorge spontanea!
Sono più che convinto che se prendessimo 10 di questi bambini a caso, e li mettessimo a gestire il sistema scolastico eporediese, anche considerando eventuali casi di influenza e/o cacarella presenti nel gruppo, avremmo comunque un gruppo di persone più preparato ed interessante di quello attualmente disponibile.

Visto l'argomento molto delicato, a me personalmente farebbe molto piacere sentire la campana del diretto responsabile, sempre che ce ne sia uno. Se questo fosse momentaneamente indisposto, o se proprio il responsabile non vi fosse, l'unica campana che vorrei sentire è una campana a morto, per comemmorare la dipartita del buon senso.

Anonimo ha detto...

DIN DON DAN DIN DON DAN

DON DON DON DON DON DON

donvito.forever ha detto...

Semplice, ci vuole una lettera di protesta firmata dai genitori. Una petizione che chiede una maggior attenzione e controllo da parte dei responsabili (Assessore in primis).

Ricordate la storia del''acqua benedetta (o ina) di 3 e passa anni fa. Ecco l'argomento di collegamento : dissero (in realtà al singolare, pluralizzato) ... le nostre montagne..., l'acqua pura..., via La plastica... , genitori da rieducare (! grazie per il loro elettorato))..., mentre si abbeveravano ai boccioni refrigerati pagati dai contribuenti eporediesi (inc. eporeDiesse).

Oggi : dopo l'acqua sana, il temperamento del corpo ! Mens caliente in corpore refrigerato.


Di questo passo il "drilling" dei nostri pargoli le trasformerà in breve tempo in .... “commando-paracadutisti”! Pronti all'assalto, da –30° a +50° (…).

Se poi i comando si mettono a cantare canzoni di regime... sappiamo di chi è la colpa!


Bambini ! Han! Doi! Han! Doi!


Ringraziate il benedetto sergente.