mercoledì 30 gennaio 2008

MONSIGNOR LUIGI BETTAZZI, VESCOVO EMERITO DI IVREA. Sulle coppie di fatto, i "Dico", la "Pacs-ia" vaticana, e altri temi in un'intervista di Diego Nov

Prima dell'epistola al Romano (singolare) ... ci fu Il Vangelo secondo l'Unità (altra pistola).

Non è tanto la dichiarazione del prelato, nota e già commentata, bensì uno degli approfondimenti proposti dall'Unità. Se ne desume tranquillamente che Nostro Signore era membro del Comitato Centrale.

Certe volte a leggere nel passato, udendo il presente, ti viene una sana inc... volatura, off course!
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MONSIGNOR LUIGI BETTAZZI, VESCOVO EMERITO DI IVREA. Sulle coppie di fatto, i "Dico", la "Pacs-ia" vaticana, e altri temi in un'intervista di Diego Novelli - a cura di pfls

... Il vescovo di Ivrea, nel luglio 1976, aveva indirizzato una lettera aperta al segretario generale del Pci che così si apriva: «Onorevole, Le sembrerà forse singolare, tanto più dopo le ripetute dichiarazioni di vescovi italiani, che uno di loro scriva una lettera, sia pure aperta, al Segretario di un partito, come il suo, che professa esplicitamente l’ideologia marxista, evidentemente inconciliabile con la fede cristiana. Eppure mi sembra che anche questa lettera non si discosti dalla comune preoccupazione per un avvenire dell’Italia più cristiano e più umano». Berlinguer rispose in tredici fitte cartelle dattiloscritte, che varrebbe la pena ripubblicare integralmente con la lettera del vescovo di Ivrea considerata la struggente attualità di alcuni temi trattati. Scrive Berlinguer: «Le posizioni assunte e i comportamenti seguiti dal Pci lungo diversi decenni fino ad oggi, penso dovrebbero portarLa a riconoscere, Signor Vescovo, che l’insieme di essi costituisce la valida garanzia che nel Partito comunista italiano esiste ed opera la volontà non solo di costruire e di far vivere qui in Italia un partito laico e democratico, come tale non teista, non ateista e non antiteista; ma di volere anche, per diretta conseguenza, uno Stato laico e democratico, anch’esso dunque non teista, non ateista, non antiteista». ...
eccetera eccetera ...

Come molti scritti di questo tipo, non vi è niente a prima vista di blasfemo, anzi (non sono teologo, ma mi azzardo in questo giudizio). Quello che pero si insidia in questi propositi è una sorta di "normalizzazione", di semplificazione, di innocuità che nasconde in realtà un insidia: scostarsi dai valori ponendo la loro visione della modernità (quale? come?) ineluttabile e solo gestibile da persone di un certo calibro intellettuale ed umano (chi? loro?).

Come vedete ci rissiamo sempre, loro pensano, loro pontificano, loro giudicano, ...

Io dico : loro hanno rotto! Rotto gli equilibri della società, rotto i rapporti fra le persone, la famiglia, rotto con con la fibra umanistica. Un uomo ha il diritto, anzi, il dovere di pensarla diversamente da un altro. Ha il diritto di vivere ed amare diversamente, senza offendere nel senso essenziale della parola. Ma non ha il diritto di imporre la sua visione e le sue aspirazioni agli altri, con il pretesto di essere più gusto, più bravo, più lungimirante, più ???

Noi, credenti o non, rispettiamo la Chiesa, perché in ogni circostanza è una voce di saggezza e di moderazione, ed è pure una grande voce della nostra tradizione e della nostra storia, con i suoi meriti e i suoi errori. Ogni volta che un "uomo di chiesa" si avventura nel tentare di imporre una sua "molto" personale interpretazione, contribuisce probabilmente più agli errori che ai meriti. Non si tratta di voler udire una sola voce, ma semplicemente di non imitare la parte peggiore della nostra società e di una certa politica : "... dalla mia posizione nella società (con o senza merito!) io dico la mia e magari pure i comodacci miei!"

Cristo disse e fece ben altre cose. E noi "esseri umani", dinanzi alle parole di Nostro Signore, comunque di un Giusto, siamo qui per ricordaCelo, e non per interpretare "ad libidum".

Se poi scappa pure la lettera di ringraziamento ad un signore che in varie occasioni - ogni volta che è stato sulla poltrona del potere - ha danneggiato il suo paese e contribuito a lacerare la società e gli equilibri, mi vien da pensare ... male.

Occupiamoci seriamente dei poveri cristi, non degli spiriti poveri.

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